Baby signs

Cari mamma e papà,

siamo davvero felici di comunicarvi che lo staff del vostro Asilo ha completato la formazione necessaria per fare in modo che il vostro Asilo Nido sia adesso un Asilo Certificato Baby Signs! Cosa vuol dire?

In poche parole vuol dire che, tramite una giornata di formazione, abbiamo condiviso con tutti gli operatori che lavorano nella struttura una modalità per rendere più efficace la comunicazione con i bambini, nell’attesa che arrivino le parole. Una possibilità per superare, con maggior facilità, le incomprensioni e le difficoltà comunicative che spesso caratterizzano il periodo che precede lo sviluppo della parola.

Pian piano i vostri piccoli scopriranno che, con le loro manine, potranno “dire” alle educatrici (e anche a voi!) se desiderano un biscotto, se vogliono dormire, se hanno sete o male all’orecchio e molto, molto altro!
Siamo certi che condividerete il nostro entusiasmo non appena vedrete il modo in cui arricchire la comunicazione attraverso i segni con i vostri bambini aprirà le porte alla comunicazione ancor prima che il vostro piccolo possa parlare.

Lo scopo di questa prima Newsletter (ne riceverete altre 11!), è quello di introdurvi al programma Baby Signs, in modo che possiate capire profondamente il motivo per cui il Vostro Asilo ha scelto di fare questo importante passo. E per fare in modo che anche voi possiate godere pienamente dei benefici che l’uso del segno porterà nella vostre case.

Qui per voi 3 risposte a 3 domande per scoprire di più sul Programma Baby Signs! (tratto da un articolo pubblicato sul blog mammalogopedista.it)

1. Che cos’è il Programma Baby Signs?

E’ un programma di comunicazione gestuale sempre in accompagnamento alla parola. L’obiettivo è permettere ai bambini di comunicare i propri bisogni, i propri desideri, gli interessi e perfino gli stati d’animo ai genitori o a chi si prende cura di loro, prima che abbiano a disposizione le parole per poterlo fare.
In che modo? In un modo molto semplice: utilizzando i segni. I segni sono dei gesti manuali che rappresentano e trasmettono un significato ben preciso, come ad esempio “latte”, “mangiare” o “ancora”.
In altre parole, cari genitori, mentre chiedete al vostro bimbo se vuole bere un po’ di latte, accompagnate la vostra frase con il segno corrispondente alla parola “LATTE”. Sarà meraviglioso il momento in cui sarà lui stesso ad eseguire questo segno, quando avrà voglia di un po’ di latte!
Nato negli Stati Uniti quasi trent’anni fa, si rivolge a tutti i bambini dai 6 ai 24 mesi, orientativamente. Le numerose ricerche accademiche condotte all’Università della California a Davis, e finanziate dal National Institute of Health, hanno validato l’efficacia e l’efficienza del programma tanto da essere attualmente diffuso in
oltre 40 Paesi.

2. Non è innaturale proporre dei segni ai bambini?

Proporre dei segni a bambini molto piccoli è al contrario del tutto naturale. I bambini imparano ed utilizzano con facilità ed entusiasmo i segni per un motivo molto semplice: la gestualità rappresenta uno dei fisiologici protagonisti del primo sviluppo comunicativo. A partire dai 6-7 mesi i bambini raggiungono un’importante tappa maturativa: l’intenzionalità comunicativa.

Capiscono di poter avere un ruolo attivo nella comunicazione, di poter attivare consapevolmente dei comportamenti capaci di suscitare una risposta nel proprio interlocutore, che fino a quel momento poteva solo interpretare tutti i segnali (pianto, posture, vocalizzi..) che i bimbi mandano senza esserne consapevoli. Prima ancora di saper articolare i singoli fonemi per costituire le prime parole i bambini veicolano i loro atti comunicativi con la gestualità. Iniziano indicando ciò che li attrae e ciò che desiderano; porgendo la mano aperta ai loro genitori per chiedere qualcosa, mostrando un oggetto per condividerne l’interesse e l’attenzione. Sono questi
esempi di gesti deittici.

Conquistano poi i gesti referenziali (o simbolici), che racchiudono un messaggio molto chiaro e preciso, proprio come la parole! E’ l’esempio di bravo (il bambino batte le mani chiedendo l’approvazione dell’adulto), ciao (il bambino muove la manina per commentare che qualcuno è uscito), più (il bambino allarga le braccia per commentare che qualcosa è finito).

E’ proprio su questa capacità naturale che si pone il Programma Baby Signs® fornendo al bambino, nella spontaneità del gioco e delle routine quotidiane, altri semplici segni (come “basta”, “pane”, “arrabbiato”..,) avrà la possibilità di esprimere efficacemente cosa vuole o come si sente molto tempo prima di avere le paroline per farlo.

3. Quali sono i benefici del Programma Baby Signs®?

Per prima cosa occorre smentire la falsa credenza che “utilizzare i segni rallenta l’acquisizione della parola”: in realtà è vero proprio il contrario! Di seguito alcuni dati che riguardano lo sviluppo lessicale e sintattico, emersi dalla ventennale ricerca alla base del programma:
A 24 mesi, i bambini del gruppo Baby Signs® hanno un vocabolario (sia in comprensione che in produzione), nella media per i 27/28 mesi di età. Ciò rappresenta un vantaggio di oltre tre mesi rispetto al gruppo di controllo Non-Baby Signs®. Inoltre, a 24 mesi di età i bambini del gruppo Baby Signs® sono in grado di comporre frasi significativamente più lunghe.
Ma i benefici nella sfera affettivo-relazionale sono quelli che più entusiasmano i genitori. L’uso del segno, infatti:

• Riduce lacrime e frustrazioni
• Rafforza il legame genitore-bambino
• Favorisce la regolazione del comportamento e delle emozioni

Volete scoprire di più sul Programma Baby Signs®? Vi invitiamo a visitare il nostro sito web www.babysignsitalia.com o a contattarci all’indirizzo info@babysignsitalia.com. Potete visitare anche la nostra
Pagina Facebook “Baby Signs Italia

Buoni segni e
una carezza ai
vostri piccoli!

Leonardo e Mariapaola
fondatori di
Baby Signs Italia